Valomet – una meraviglia frizzante dal fondo del mare dell’isola di Krk

Se siete i buongustai e vi piace sperimentare con i sapori interessanti che accarezzano il vostro palato, siamo sicuri che vi piacerà la nostra storia su Valomet.

Vi chiedete che cosa è esattamente Valomet?

Nel 2006, a Vrbnik, un esperto e creativo conoscitore e maestro di žlahtina, Marinko Vladić, ha avuto un’idea che era unica nel mondo – di mettere le bottiglie di spumante nelle scatole a griglie di acciaio nel mare a profondità di 32 metri.

Perché nel mare?

Ha sentito dalle “persone dal mare” che a questa profondità la temperatura è di 12 gradi Celsius, che non era facile da mantenere nelle cantine, e che era molto favorevole per la fermentazione dello spumante. Ma oltre alla temperatura, c’erano altri fattori fondamentali per creare le condizioni ideali per Valomet come la mancanza di luce, il fatto che la bottiglia sotto il mare è esposta ad una pressione maggiore rispetto a quella nelle cantine e la tranquillità completa.

La maturazione dello spumante è un metodo unico al mondo, e Valomet è composto esclusivamente dal indigeno žlahtina vrbnička. Lo žlahtina contiene la dolcezza naturale, quindi non c’è bisogno di aggiungere il liquore. Il risultato è uno spumante del sapore incantevole (molto meglio di quello dalle cantine) che non contiene lo zucchero.

Ma Valomet, non solo che ha sostituito la cantina classica con quella del mare, ha un design molto specifico. Il design non bisognava progettare perché proprio il mare ha donato la decorazione più bella, e oltre per qualità, ha ricevuto più volte i riconoscimenti e i premi anche per il design.

Le conchiglie, i coralli, le pietre, le patelle fanno parte del design unico della bottiglia che per mesi giaceva sul fondo del mare creando l’aspetto e il gusto perfetto per i suoi futuri proprietari.

Mentre scriviamo questo, abbiamo sentito un desiderio indescrivibile di prendere un bicchiere di Valomet, e vi consigliamo di fare la stessa cosa quando venite a visitare l’isola di Krk! 😉

Photo by: PZ Vrbnik